Sanatoria catastale, proposte compravendite semplificate
Scade lunedì il termine per la presentazione degli emendamenti alla manovra per la stabilizzazione finanziaria e la competitività economica. Diverse le proposte per la modifica della sanatoria catastale, contenuta nell’articolo 19 del Decreto Legge 78/2010. In base al DL, gli atti pubblici e le scritture autenticate tra vivi per il trasferimento, la costituzione o lo scioglimento di diritti reali sugli immobili esistenti devono contenere, oltre a tutti i riferimenti catastali, anche le planimetrie e le dichiarazioni, rese dagli interessati, sulla conformità dello stato di fatto a quello risultante dai documenti.
Uno degli ultimi emendamenti presentati al Senato propone di escludere da questa procedura gli atti inerenti ai diritti reali di servitù e garanzia.
Le dichiarazioni potrebbero inoltre essere sostituite da un’attestazione di conformità rilasciata da un tecnico abilitato. In caso di omissione dei riferimenti catastali e planimetrici gli atti possono essere confermati anche da una sola delle parti mediante atto successivo.
Per la regolarizzazione dei fabbricati rurali che perdono il requisito di ruralità e per l’accertamento sugli immobili in corso di costruzione o definizione che acquisiscono l’abitabilità è proposta la possibilità di riconoscere all’Agenzia del Territorio il potere di sostituirsi ai Comuni, ai quali resterebbe il potere di prevedere sanzioni successive ai controlli in materia di edilizia e urbanistica.
Chiesto anche di mantenere invariato il comma 334 dell’articolo 1 della Finanziaria 2005, che dà ai titolari di diritti reali sulle unità immobiliari irregolari la possibilità di iscrizione al Catasto entro 90 giorni dalla notifica. In caso contrario l’iscrizione è effettuata dall’Agenzia del Territorio a carico dell’interessato.
Secondo il DL, entro il 31 dicembre i proprietari o titolari di diritti reali sugli immobili sconosciuti al catasto devono presentare domanda di aggiornamento e regolarizzazione fiscale. È inoltre prevista la creazione di una anagrafe immobiliare integrata, costituita e gestita dall’Agenzia del Territorio e in grado di individuare il soggetto titolare dei diritti reali su ciascun immobile.
Con gli emendamenti presentati è stato chiesto di rendere gratuito per i Comuni l’accesso all’anagrafe, il cui funzionamento deve essere stabilito dalla Conferenza Stato – Città in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Presso la conferenza Stato – Città è anche prevista l’istituzione di un organo paritetico di indirizzo sulle modalità di attuazione e la qualità dei servizi assicurati dai Comuni e dall'Agenzia del Territorio per la regolarizzazione degli immobili.
L’esame per la conversione in legge inizierà al Senato martedì 6 luglio.
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