Rapporto dal Territorio 2010
Data: Venerd́, 15 aprile 2011
Argomento: CATASTO


Rapporto dal Territorio 2010Il Rapporto del Territorio è un dossier che viene realizzato cadenza triennale e documenta i cambiamenti dell’attività di pianificazione del territorio nel nostro Paese e che ha fotografato quest'anno la scarsità tutta italiana di investimenti pubblici nel settore dell’edilizia residenziale.



Lo Stato spende per la casa appena lo 0,1 per cento rispetto al totale delle prestazioni di protezione sociale, contro il 2,3 della Germania, il 2,4 della Francia, il 5,8 del Regno Unito. La media dell’Unione europea è al 2,3 per cento.

Un pianeta quanto mai trascurato sulla penisola quello dell'housing sociale e, ad aggravare il problema "casa" per gli italiani c'è la difficoltà che le famiglie hanno a far fronte alle spese per gli affitti. A Roma l’affitto incide mediamente per il 63 per cento sul reddito delle famiglie. Alti i valori anche a Milano (37 per cento), a Venezia (52 per cento) e a Firenze (35 per cento).

La lettura del Rapporto dal Territorio, compilata Regione per Regione, è aggiornata fino alle dinamiche comunali. Si registra una preoccupante stasi sul fronte della pianificazione comunale: ben il 58 per cento dei Comuni, infatti, utilizza piani urbani approvati prima del 2000.

Nel quinquennio che va dal 2005 al 2010, inoltre, sono stati complessivamente approvati dalle amministrazioni comunali circa 450 piani in meno rispetto al 2001 – 2005 (1505 contro 1949) e circa 300 in meno rispetto al 1996 – 2001, in cui si sono contati 1818 piani approvati. Ne risulta che solo 1505 Comuni sugli oltre 8000 hanno i vincoli (che la legge stabilisce durino cinque anni) operanti.

Altro dato, sicuramente poco positivo, emerso dal rapporto è la crescente e preoccupante corsa all’urbanizzazione del nostro Paese, che sta progressivamente erodendo il territorio libero da insediamenti e quello destinato all’uso agricolo. In Emilia – Romagna in cinque anni il territorio urbanizzato è cresciuto del 8,1 per cento, in Lombardia in otto anni dell’11,3, in Friuli in venti anni si è registrata una crescita del 9 per cento del suolo urbanizzato, in Sardegna in cinque addirittura del 17,6 per cento.

Una situazione grigia, che si inserisce in un periodo di crisi dell'edilizia che si sta protraendo e che sta portando all'insorgere di problemi che gli stessi singoli cittadini faticano a sopportare.







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