LE SANZIONI PREVISTE PER CHI NON ACCATASTA
Data: Giovedì, 17 febbraio 2011
Argomento: CATASTO


LOGO_AGENZIA_DEL_TERRITORIO.jpgDall’Agenzia delle Entrate chiarimenti sulle sanzioni previste per chi non si allinea alla sanatoria catastale. La circolare 4/E del 15 febbraio ha fatto il punto della situazione sulle misure della manovra estiva, spiegate nei mesi successivi da atti del Fisco e dell’Agenzia del Territorio.



Cosa prevede la sanatoria catastale
L’articolo 19 della manovra estiva mira all’emersione delle “case fantasma”. Rientrano in questa categoria gli immobili non dichiarati al Catasto, modificati o che hanno perso il requisito di ruralità. La norma ha istituito anche l’Anagrafe Immobiliare Integrata, attiva dal primo gennaio per il monitoraggio delle istanze di regolarizzazione.
La precisa indicazione dei dati catastali è diventata quindi necessaria per compravendite, locazioni e trasferimento di diritti reali sugli immobili. Dal primo luglio 2010, la mancata o errata indicazione dei dati catastali fa scattare sanzioni che oscillano dal 120 al 240 per cento dell’imposta di registro dovuta.
 
Adeguamenti, chiarimenti ed evoluzione della norma
Vista la necessità di indicare i dati catastali per compravendite e locazioni, lo scorso giugno il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha emanato un provvedimento con cui ha modificato il modello 69, da utilizzare per i contratti a partire dal primo luglio, e introdotto il modello CDC, utile per le cessioni, risoluzioni e proroghe di contratti già registrati al primo luglio. 
A luglio l’Agenzia del Territorio con la circolare 2/2010 ha reso possibile l’allineamento dei registri immobiliari a quelli catastali dopo la compravendita.
Un mese più tardi, la circolare 3/2010 ha chiarito che sono esclusi dalla segnalazione al Catasto i fabbricati rurali e gli edifici diroccati. La comunicazione non è necessaria neanche per lo spostamento di pareti interne che non creano nuovi vani.
Nei giorni scorsi il maxiemendamento al ddl per la conversione del “Milleproroghe” ha fatto slittare al 30 aprile i termini per la regolarizzazione catastale. Subito dopo sarà applicatauna rendita presunta che, insieme alla rendita definitiva, produce effetti fiscali dal 1° gennaio 2007.
La manovra aveva inizialmente fissato al 31 dicembre 2010 il termine per la presentazione delle istanze. Un tempo giudicato troppo stretto dagli addetti ai lavori e posticipato al 31 marzo dal DL Milleproroghe.







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