Sanatoria catastale, il federalismo quadruplica le sanzioni
Data: Luned́, 24 gennaio 2011
Argomento: CATASTO


IMMAGINE_CATASTALE.jpgDal primo aprile si inaspriscono le sanzioni per gli “immobili fantasma” sconosciuti al Catasto. Lo propone la bozza di decreto legislativo sul federalismo fiscale, che potrebbe essere votata nelle prossime settimane.



Secondo il comma 7 ter dell’articolo 1, la mancata dichiarazione all’Agenzia del Territorio per l’emersione degli immobili non dichiarati sarà punita con una sanzione amministrativa quadrupla. È prevista la stessa penale a carico di quanti non comunichino le variazioni di consistenza e destinazione degli edifici.
 
La disposizione, che potrebbe entrare in vigore a partire dal primo aprile, prevede che il 75% dell’importo delle sanzioni sia destinato ai comuni in cui si trovano gli immobili interessati. Le Amministrazioni saranno inoltre coinvolte direttamente nelle attività di accertamento.
 
La situazione attuale
Al momento la sanatoria catastale è regolata dal
Decreto Legge “Milleproroghe”, in fase di conversione al Senato. La norma fissa al 31 marzo il termine per la presentazione delle istanze di aggiornamento catastale.
 
Si tratta di uno slittamento dei tempi inizialmente previsti. Ricordiamo infatti che la sanatoria degli immobili fantasma è stata introdotta per la prima volta con la
manovra estiva, che fissava la deadline al 31 dicembre 2010.
 
Il limite di tempo previsto era stato però giudicato insufficiente da addetti ai lavori ed ordini professionali per la considerevole mole di lavoro nella presentazione delle pratiche di regolarizzazione.
 
Prospettive future al voto
Con l’approvazione del decreto sul federalismo, che devolve ai comuni più della metà dell’importo delle sanzioni e prevede la partecipazione attiva delle amministrazioni nelle attività di accertamento ed emersione, la norma potrebbe arricchirsi di una connotazione locale.

La decisione definitiva, attesa inizialmente per l’inizio della prossima settimana, slitterà di qualche giorno. Il Consiglio dei Ministri ha accolto infatti le richieste dell'Anci, Associazione nazionale comuni italiani. Secondo il presidente Sergio Chiamparino, una settimana in più potrebbe essere utile a un maggiore approfondimento dei temi trattati.







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