“Affronto la questione della reintroduzione della tariffa minima non in maniera dogmatica, ma sotto il profilo del collegamento con gli appalti al massimo ribasso”. Così Cesare Damiano, ex Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha aperto il suo intervento al Congresso Nazionale degli Ingegneri, tenutosi la scorsa settimana a Torino.

“Combatto con una logica di appalti al massimo ribasso - ha continuato Damiano, nel corso della sessione dedicata alla riforma delle professioni - che arriva a comprimere tutto indistintamente: il costo del lavoro, che è al di sotto dei minimi fissati dai contratti nazionali per vincere l’appalto, e il costo della sicurezza, che così va a scapito dell’intera collettività. In questa circostanza credo che le professioni chiamate a concorrere all’appalto debbano - come il costo del lavoro e della sicurezza - essere al di fuori del massimo ribasso”.
 
Apprezzamento per la posizione dell’On. Damiano è stato espresso dal Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Gianni Rolando, che ha esortato il deputato del PD a coinvolgere anche altri suoi colleghi di partito verso la sua stessa indicazione.
 
“Siamo davvero al paradosso - ha commentato Rolando -: se le prestazioni dei lavoratori relative alla sicurezza non sono ribassabili, perché quelle professionali che definiscono tale lavorazione e ne curano operativamente l’adozione, dovrebbero invece essere soggette al libero mercato con ribassi fino al 100%? Ne consegue evidentemente una disparità di trattamento ed un’incongruenza sostanziale” - ha concluso Rolando.