Professioni: avanti con l’albo unico dei tecnici triennali
Data: Mercoledì, 15 settembre 2010
Argomento: COMPETENZE PROF.


CORSO_DI_FORMAZIONE_PROFESSIONALE.jpgUn albo unico che riunisca tutti i tecnici in possesso di laurea triennale. Lo ha ribadito l’On. Maria Grazia Siliquini (FLI), intervenuta il 10 settembre scorso al 55° Congresso Nazionale degli Ingegneri a Torino. Il disegno di legge Siliquini - il ddl 503 che sarà discusso nei prossimi giorni dalla Commissione Giustizia della Camera-  rende obbligatoria la laurea triennale per tutti i tecnici



“Preso atto che in Italia esistono lauree triennali e quinquennali, e preso atto del fallimento della figura degli iunior che sono solo 5000 nel nostro Paese, è necessario dare vita ad un albo unico delle figure triennali, senza toccare i quinquennali e senza entrare in alcun modo nel merito delle competenze.”
 
“Lo hanno chiesto i geometri, i periti, gli agrari, che vorrebbero poter garantire un servizio sempre di maggiore qualità - ha ribadito la Siliquini. Nel mio DDL, che è il testo base che verrà portato in discussione alla Commissione Giustizia della Camera la prossima settimana, si parlerà proprio dell’obbligatorietà per tutti i tecnici della laurea triennale. La mia legge non entra nelle competenze, che restano a carico del sistema ordinistico.”
 
 
Ricordiamo che il ddl 503 propone di accorpare Ordini e Collegi esistenti, con la possibilità di comprendere professioni diverse purché attinenti alla stessa area e purché i titoli per l’accesso siano conseguiti a seguito di formazione e tirocinio della stessa durata. È proposta, inoltra la soppressione della sezione «B» degli Ordini con il conseguente passaggio dei relativi iscritti nell’Ordine corrispondente al titolo.


All’indomani della presentazione del ddl Siliquini, gli ingegneri si sono espressi contro la proposta di accorpamento in un unico albo dei tecnici per l’ingegneria sia degli attuali professionisti diplomati che  dei  laureati triennali, con la conseguente eliminazione della sezione B degli attuali Ordini, in contrasto con quanto previsto dal DPR 328/2001.
 
Anche gli Ingegneri Juniores si sono detti contrari all’ipotesi di un Albo professionale che equipari titoli e competenze dei diplomati (geometri, periti industriali e periti agrari) e dei laureati attualmente iscritti alla sezione B degli Ordini degli Ingegneri. Gli Juniores hanno ribadito “la ferma volontà di rimanere all’interno degli Albi degli Ordini degli Ingegneri cui naturalmente sentono di appartenere per similitudine di formazione accademica”







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