Il ministro: «Sono ottimista perché c'è intesa sui principi base»
Data: Venerdì, 23 luglio 2010
Argomento: COMPETENZE PROF.


CORSO_DI_FORMAZIONE_PROFESSIONALE.jpg     Il riordino di ordini e collegi rimbalza nel campo del governo. E il Guardasigilli, Angelino Alfano, punta a tenere stretta la palla e a un testo di iniziativa governativa da ufficializzare entro ottobre. 
     Signor ministro, ricevendo i professionisti il governo intende occuparsi direttamente della riforma delle libere professioni?  Sì, ora la palla passa al ministero di Giustizia. Dopo l’incontro con tutti i presidenti degli ordini, lo scorso 15 aprile, avevo chiesto a Cup e Pat di formulare le loro proposte. Oggi i due organismi di rappresentanza sono giunti con un solo testo di principi riformatori condivisi. E questa indicazione di unanimità è molto importante. Ora si tratta, con il dipartimento Affari di giustizia e l’ufficio legislativo, di tradurre il tutto in un intervento normativo mirato a introdurre una legge quadro valida per tutte le libere professioni da ultimare entro ottobre. A settembre, faremo un ulteriore punto con Cup e Pat, per perfezionarlo. Poi, naturalmente, serviranno discipline di settore.



Questa decisione, dunque, fa venir meno l’iter che si era appena avviato in commissione Giustizia della Camera per arrivare a un testo organico partendo da quello presentato da Maria Grazia Siliquini?

Intendiamo fare un’operazione che tenga conto del patrimonio di esperienza esistente in parlamento e che includa i punti di sintesi già raggiunti su molte questioni che pertengono alle professioni.

Geometri e periti puntano alla nascita di un Albo unico delle professioni tecniche dei laureati triennali. Questo significa che tutti i laureati triennali (compresi ingegneri e architetti iunior) troveranno una casa comune?

Sono consapevole che sulla materia ci sono differenti punti di vista tra professioni di area tecnica. Il fatto che sui principi della riforma siano tutti d’accordo mi rende ottimista che anche questa divergenza sarà risolta. Non è materia di questa prima fase di lavoro, ma sarà oggetto della disciplina di dettaglio che seguirà e avremo tempo di studiare una prospettiva condivisa.

Intanto, però, al Senato la riforma dell'avvocatura è in stallo...

La riforma forense è perfettamente in linea con la filosofia che anima il testo che oggi mi è stato consegnato da Cup e Pat. È stata sinora vittima di un’agenda parlamentare molto fitta e di lavori d’aula che hanno obbligato la sospensione dell’esame di un provvedimento che tra l’altro è complesso e articolato. Ma sono fiducioso e ottimista che l’esame degli articoli riprenderà presto.

Se riforma significa semplificare e modernizzare il comparto, non crede sia una contraddizione la nascita di nuovi ordini in campo sanitario?

La nostra Carta sancisce la tutela degli interessi inviolabili. E professioni che magari trent’anni fa avevano un basso contenuto tecnico ora possono aver maturato un alto grado di competenza. Il punto non è ordini sì o no. Ma capire quando la prestazione professionale acquista quelle competenze e specificità tecniche tali da richiedere un intervento del legislatore a tutela del cittadino.







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