Lettere del Fisco per prevenire l’accertamento da redditometro
Data: Martedì, 30 agosto 2011
Argomento: NEWS


CASA_100_EURO.jpgI destinatari delle missive dell’Agenzia delle Entrate, sono quei contribuenti che hanno lasciato traccia, nelle diverse banche dati a disposizione dei controlli fiscali, di spese sostenute nel 2009 notevolmente superiori - di almeno un quinto (20%) - alle entrate dichiarate. 
L’Agenzia si è avvalsa di dati estrapolati dall'anagrafe tributaria, dai database del Catasto, dell’Inps e dell’Inail. 





Si chiede al contribuente di verificare i dati esposti nella lettera e: 

- nel caso di errori, comunicarli ai centri di assistenza via web o telefono; 

- in caso di infedeli dichiarazioni, ravvedersi entro il 30 settembre 2011 (le sanzioni saranno quelle stabilite prima della legge 122/2010 pari a un decimo del minimo, ex lett. b) dell’art. 13 del DLgs. 472/97, non ad un ottavo come riportato nella lettera); 

- in caso di spiegazioni diverse, fornirle nell'eventuale accertamento (non è automatico per i destinatari). 

È da segnalare che in molti casi il campanello d’allarme del Fisco è costituito dal possesso di un immobile, anche quando il forte scostamento è palesemente giustificato: una casalinga, dunque un contribuente senza reddito, si è vista recapitare la lettera in oggetto per il fatto di aver avuto intestata metà della casa comprata dal marito nel 2009.






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