La professione di geometra tira soprattutto al nord
Data: Domenica, 30 maggio 2010
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GEOM_NASO_TOPOGRAFO.jpg     Negli ultimi 10 anni, il reddito dei geometri è cresciuto del 75 per cento. Si tratta di un calcolo fatto sulla variazione, in termini nominali, dell'imponibile Irpef, ma attesta, comunque, un aumento dei guadagni significativo, di anno in anno, addirittura superiore all'andamento del Pil nazionale. Una categoria, quindi, che, nonostante la crisi, «gode di un'ottima salute», come testimonia l'interessante studio del Censis "Dal welfare professionale, un modello per il Paese", presentato, stamane, a Roma, alla presenza, tra gli altri, del presidente della Cassa dei geometri, Fausto Amadasi.



E sono anche i risultati della Cassa (94.500 iscritti, +37% dal 1997 al 2008 e 26.500 pensioni erogate, +71% nello stesso arco decennale) a consolidare la crescita della professione "geometra", che tira, soprattutto, al Nord (1 su 2, con un picco di oltre il 15% in Lombardia), anche se registra, ancora, poche iscrizioni "in gonnella": appena l'8,8% del totale iscritti alla Cassa.

Buono, invece, l'appeal verso le polizze di previdenza integrative: piacciono al 53% dei geometri. «Ci aspetta un compito di ammodernamento della categoria - ha sottolineato il presidente della Cassa, Amadasi - che passa attraverso la via obbligata della formazione», magari, ha aggiunto, «attraverso la promozione di una Scuola superiore per il geometra, da frequentare all'uscita della scuola superiore, per preparare i ragazzi ad affrontare meglio l'attività autonoma».

Particolarmente suggestiva è la proposta della Cassa geometri di avviare un modello previdenziale innovativo, basato su un sistema di calcolo integrato che prevede la sostenibilità di lungo periodo dell'organismo previdenziale e, al tempo stesso, non penalizza le esigenze reddituali dei professionisti. Una scelta dettata anche dalle modifiche normative (del 2003 e del 2006) che hanno attuato l'istituto della totalizzazione e sostituito la restituzione dei contributi con una pensione contributiva per coloro che non raggiungevano l'anzianità minima.

La Cassa, per evitare pericolosi saldi negativi, ha adottato alcuni accorgimenti che, nel tempo, hanno portato a calmierare il modello retributivo: la riduzione delle aliquote di rivalutazione dei redditi ai fini del calcolo della pensione, l'innalzamento delle aliquote contributive fino al 12% (da applicare entro il 2014), la maggiorazione dell'aliquota integrativa (passata dal 2% al 4%), l'iscrizione volontaria alla Cassa dei geometri praticanti e l'innalzamento graduale dell'età pensionabile, da 65 a 67 anni.







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