Sanatoria catastale solo per edifici non abusivi
Data: Venerd́, 28 maggio 2010
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IMMOBILE_ABUSIVO.jpg     Sanatoria catastale o condono mascherato. Si discute se le misure per l’emersione degli immobili fantasma costituiscano o meno una regolarizzazione, oltre che fiscale, anche urbanistica. Dure le critiche del Cnappc, Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, secondo il quale appare sconcertante l’ipotesi che con il pagamento di una lieve sanzione amministrativa sia possibile procedere alla indiscriminata regolarizzazione degli immobili realizzati abusivamente sul territorio nazionale, che ammontano a un milione e 500 mila edifici circa.



     Nonostante la riconosciuta necessità della manovra finanziaria, il Consiglio avanza critiche alla possibilità di sanare edifici realizzati in assenza di autorizzazione ed in contrasto con gli strumenti urbanistici.
     L’eventuale censimento degli immobili fantasma, si legge in un comunicato diramato dal Consiglio Nazionale, oltre a premiare gli abusi e penalizzare professionisti e committenti che hanno operato nel rispetto delle regole, costituirebbe un danno irreparabile per il territorio.
     Al di là dell’esclusione degli immobili abusivi realizzati in aree vincolate, il Cnappc chiede quindi che la sanatoria catastale sia aperta solo agli edifici regolarizzabili dal punto di vista urbanistico.
     Per il rilancio dell’economia auspica invece un “Piano Casa evoluto”, che miri al recupero delle periferie urbane e alla sostituzione edilizia delle parti inadeguate dal punto di vista sismico, energetico e qualitativo.
     Contrario a ogni possibile forma di condono edilizio anche il CNI, Consiglio nazionale degli ingegneri, che invece propone di concludere in tempi brevi la riforma della legge urbanistica e l’iter della legge sulla qualità architettonica.
     Manifestazioni di dissenso anche da parte di Ermete Realacci, responsabile ambiente per il Partito Democratico. Il deputato ha esortato il Ministro Stefania Prestigiacomo, che ha presentato nei giorni scorsi il primo rapporto sul contrasto all’illegalità ambientale, ad evitare il varo della misura sulla sanatoria. Più positivo Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia, che ha messo in evidenza come non siano ancora state mostrate dal governo le modalità della regolarizzazione. Motivo per il quale l'operazione “non può essere accusata di essere un condono, essendo una regolarizzazione a carico dei cittadini”.
Fonte: Edilportale.it







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