RIFORMA CATASTO?
Addio al vecchio catasto, al numero di vani e alla classe.
Il prossimo obiettivo del Governo Monti, dopo il Decreto salva Italia, è aggiornare i dati del catasto italiano, adeguandoli alla realtà e ai valori di mercato.
Da stime effettuate, si rileva che i valori di mercati sono mediamente pari a 3,73 i valori catastali.
L'ultimo rapporto dell'Agenzia del Territorio indica in particolare che per le abitazioni il valore corrente di mercato è pari, in media, a 3,73 volte la base imponibile ai fini Ici. Se si guarda all'Irpef, invece, lo stesso rapporto oscilla tra il 3,59 delle abitazioni principali e il 3,85% delle seconde case.
I canoni di locazione, poi, sono superiori di 6,46 volte a quelli delle rendite catastali.
Lo scopo della riforma sarà la perequazione degli estimi, in particolare nelle grandi città; il tutto a costo zero. L'adeguamento della base imponibile non potrà che essere accompagnata da una riduzione delle aliquote.
L’attuale sistema catastale, che individua gli immobili attraverso classi e categorie, dovrà essere sostituito da un sistema basato su funzioni statistiche, che metterà in relazione il valore o il reddito del bene con la sua localizzazione e le caratteristiche edilizie. Si cercherà di allineare il valore catastale al valore di mercato.
Il nuovo catasto dovrà contemplare assieme alla rendita, che sarà valutata come reddito prodotto dall'immobile al netto delle spese, il valore patrimoniale del bene, al fine di assicurare una base imponibile adeguata da utilizzare per le diverse tipologie di tassazione.
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